Go Ju Ryu - Monselice (Padova)


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Il GoJu Ryu


Caratteri essenziali e peculiari del

GO JU



Premessa storica

Il secolo XIX era ormai sul finire quando un importantissimo esponente del Naha-te, il M° Higaonna si recò a Fuchou, in Cina, per apprendere le tecniche della boxe cinese, nota come Chi Chi; più precisamente si trattava di un suo stile, lo Shao Lin Chuan.
Il lavoro del M° Higaonna fu continuato e ampliato dal suo successore, il M° Chojun Miyagi, che oltre allo stile Shao Lin Chuan studiò anche quello del Pa Kua Chang; profondo conoscitore anche del Karate di Okinawa, il M° Miyagi trasse il meglio da queste arti di combattimento e le fuse col tradizionale Nahate per dare vita al metodo da lui chiamato Goju che, come gli stili Shotokan, Shito, Wado, costituisce un pilastro portante del moderno Karate.
Dal 1930 circa il M° Miyagi ebbe come collaboratore Gogen Yamaguchi, fondatore della scuola di Karate dell'Università di Kyoto, che in breve tempo riuscì a far ammettere questa disciplina nel Butoku Kai che è la sede del governo delle arti marziali giapponesi.
Sempre ad opera del M° Yamaguchi la sede della Goju Kai fu stabilita a Tokio e divenne trampolino di lancio per l'espansione in tutto il mondo del Jiju Kumite che oggi è noto come Karate sportivo.
Nel 1953 il M° Miyagi morì e lasciò in eredità la direzione della scuola di Okinawa al M° Yagi; invece il M° Yamaguchi proseguì con la sua divulgazione del Goju Ryu in tutto il mondo, riuscendo perfino ad organizzare dopo la Seconda Guerra Mondiale tutte le scuole di Karate in un'unica grande associazione: dal 1964 è conosciuta come la All Japan Karate Federation.

Significato del nome

La parola Goju è composta di due sillabe dai significati opposti, che racchiudono nel loro legame la natura e l'essenza di questo metodo.

Go, il primo ideogramma, significa duro e spiega che parte delle tecniche viene eseguita con grande forza e contrazione muscolare, accompagnate da un preciso tipo di respirazione, detta solare.
Ju significa morbido, letteralmente è l'immagine della dolcezza che vince la forza. Si tratta dello stesso ju del Judo in cui è decantata l'arte della cedevolezza e della flessibilità, comprende tutte le tecniche morbide atte a sfruttare l'impeto dell'attacco dell'avversario per poi ritorcerglielo contro. La respirazione abbinata è quella lunare.


Il metodo Goju quindi attua la commistione di queste due caratteristiche secondo la dottrina delle arti marziali cinesi chiamata Wu Pei Chi e produce un connubio tra il pugno duro di Shao Lin Chuan e quello morbido di Pa Kua Chang.

Il Karate in Italia

La nascita del Karate italiano si deve soprattutto ad un pioniere di questa arte: il Maestro Wladimiro Malatesti, che nel 1955 ritornando da uno dei suoi numerosi viaggi in Giappone decise di mettere in pratica quello che aveva imparato nell'arte del combattimento a mani nude, chiamata "Karate".
Così nasce a Firenze sotto la direzione del Maestro Malatesti il primo corso di praticanti di Karate. Sotto questa esaltante iniziativa nasceva nel 1960 la prima Federazione Italiana di Karate: la FIK. Da quel giorno ad oggi si sono avvicendate molte federazioni e ci sono state diverse spaccature e ricuciture nel mondo del Karate, fino ad arrivare all'attuale FIJLKAM.

Nascita della GoJu Kai Veneta


E' nata così, quasi per sfida, in quel turbolento mondo delle Arti Marziali la storia di questa Società Sportiva.
Nel 1968 i fondatori di questa società iniziarono lo studio e la pratica del Karate, (a quel tempo nella FIK di Cerachini) dopo 5-6 anni di attività e varie vicissitudini la loro amicizia si consolida e decidono nel 1974 di fondare e dare vita ad una propria Associazione Sportiva denominata appunto Unione Sportiva Goju Kai.
Mai scelta tanto difficile per quei tempi fu così "azzeccata". I soci fondatori nelle persone dei Maestri Favaron Francesco, Lupatin Giorgio, De Paulis Claudio, Dalla Dea Paolo e Malagoli PierPaolo (attualmente tutti 5° Dan Fijlkam con eccezione dei M° Favaron e Lupatin ai quali è stato riconosciuto il 6° Dan) decisero di seguire una via; a quei tempi la scelta era tra lo Shotokan del M° Shirai, che imperversava in tutta Italia e nel mondo, il Wado Ryu del M° Basile e il Goju Ryu del M° Alberto Evangelista, ma quale via? E così presero "armi e bagagli" e cominciarono a conoscere queste varie scuole e la scelta fu presto fatta nella persona del M° Evangelista che aprì loro la strada nel mondo del Goju Ryu.
Gli anni passano e quella scelta diventa passione e grande impegno, passano attraverso tutte le federazioni ufficiali, la FIK, la FESIKA, la FIAM, la FIKTeDA e la FILPJK (ora FIJLKAM) alla quale aderiscono nel 1987 dopo gli esami di verifica. Nello stesso anno la società sportiva ha assunto la denominazione sociale A. S. Goju Kai Veneta, e nel 1992 è stata riconosciuta ufficialmente dalla I.K.G.A. (International Karate-Do Goju Kai Association) del M° Goshi Yamaguchi, presidente e responsabile mondiale della Goju Kai internazionale.




La famosa sfida iniziata nel lontano 1968 è attualmente ancora più "sfida", ma ciò che lega e che ha legato per tutti questi anni questi cinque maestri e ora anche i nostri istruttori è stata sicuramente una leale amicizia e una mutua prosperità.



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